Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


martedì 15 dicembre 2015

Taiwan Excellence. EICMA ITMA e un approccio vincente all'export. Impariamo.






Impariamo dai cinesi, quelli di Taiwan, a conquistare il mondo.

C’è sempre da imparare e Taiwan Excellence è un ottimo maestro, che ci mostra come sia possibile fare sistema e lavorare insieme per esportare le proprie eccellenze.
E noi italiani, che di eccellenze ne abbiamo molte, dovremmo proprio capire come superare le nostre piccole rivalità per fare squadra e riuscire a far conoscere i nostri marchi, la nostra PMI nel mondo.

Che cosa ha fatto di speciale Taiwan Excellence?

In occasione di alcune importanti fiere italiane, EICMA ed ITMA ad esempio, dove erano presenti imprese taiwanesi, ha scatenato una vera e propria campagna mediatica per  far notare il proprio brand.
Non solo conferenze stampa e inviti a potenziali clienti, ma anche attività on line coinvolgendo blogger affermati, come ad esempio Rosa Giuffré.

Se maliziosamente pensate che, pagando, chiunque è proprio a scrivere di qualsiasi cosa, siete in errore. Intanto perché la reputazione è ciò che conta e un blogger, che racconta il suo mestiere per rendersi affidabile, dedito solo alle marchette non fa strada. Poi perché l’intelligenza di  Taiwan Excellence è stata quella di chiedere agli esperti della rete di parlare di argomenti che fanno parte del loro core business.

Rosa descrive i nuovi scenari interessando gli operati del settore tessile e spiegando come Taiwan abbia costruito la propria missione in terra d’Italia.


Claudio Besana ha invece raccontato di EICMA e delle strategie delle impresi taiwanesi nel settore del motociclo in tutta la sua catena produttiva. In Ride the future, questo il nome dell’iniziativa che ha presentato le innovazioni in stile green e con grande attenzione per la flessibilità delle aziende del settore, è stato permesso alle 3 imprese presenti di mettersi in mostra ed incontrare non solo potenziali clienti, ma anche e soprattutto la stampa e i nuovi media.

Interessante questo interesse per il mondo del web, che costituisce forse una realtà decisamente più stimolante della stampa di settore.

Una strategia da imparare per le missioni future organizzate dalle istituzioni italiane in terre straniere!

Il nostro plauso va dunque a Taiwan Excellence capace di cogliere le opportunità della rete e di sfruttarle a proprio vantaggio per favorire lo sviluppo delle imprese di casa propria.

Tra l’altro dispone anche di una bella pagina Facebook, mica male come sviluppo della socialità, della viralità, della presenza in rete, non credete?


lunedì 14 dicembre 2015

Zoppini: aprire negozi monomarca nel mondo per promuovere il made in Italy





Azienda di lunga tradizione, Nata nel 1925, il gruppo Zoppini è una realtà internazionale con propri negozi monomarca in molti paesi del mondo.
Mauro Zoppini, che ne è alla guida, ci spiega come sia stato possibile essere presenti in più di 20 nazioni estere partendo da Firenze.

Quali sono le linee guida della strategia di export che la sua impresa ha sviluppato?

Zoppini ha sempre cercato di attuare una politica estera importante. Già dal 1999 ci siamo rivolti ai paesi esteri attraverso numerose attività di sviluppo potenziando nel tempo la rete diretta di agenti vendita. Grazie a questa politica aziendale, MPF conferma la sua presenza in importanti paesi come Stati Uniti, Medio Oriente, Paesi asiatici, Canada,  Belgio, Austria, Germania e Portogallo. Facciamo inoltre il possibile per prendere parte alle principali fiere di settore e non. Tra le altre iniziative intraprese vi è l’iscrizione al consorzio Italian Fashion Jewellery che opera per l'internazionalizzazione.


Qual è l’elemento fondamentale da tenere presente per avviare l’avventura dell’export?

Avere idee in maniera continuativa, proponendo prodotti di qualità, sempre nuovi e appetibili. In linea con il gusto del Paese in cui ci si vuole affacciare senza perdere la propria unicità, tenendo alta la bandiera del vero Made in Italy.

Quali sono i pre-requisiti per una azienda che voglia esportare?
Possono tutti o ci sono dei limiti “strutturali”?

La ricerca costante di materiali alternativi e tecniche di produzione all’avanguardia: ciò si compie a partire dal confronto con il mondo dell’hi-tech, dalla reinterpretazione dell’aerodinamica e della fluidità nelle forme e nelle linee della sua idea di gioielleria.
Zoppini conosce e vuole superare certi limiti, come quelli tecnici e meccanici legati alla materia. Dopo essere stata fra i leader mondiali nel mercato del bracciale componibile, infatti, MPF Group ha continuato a perseguire rotte intraprendenti nella creazione di gioielli e accessori. L’ufficio Research and Design ha sviluppato collezioni in grado di incontrare i gusti più diversi e di rivestire i desideri dell’immaginario comune. Per quanto riguarda i limiti strutturali, è ovvio che una grande azienda ha più possibilità di affermarsi in tempi brevi. Per tutte le altre realtà sono richiesti impegno e attenzione maggiori, c'è sicuramente meno margine d'errore.

Quali sono i principali errori da non compiere per andare all’estero?

Mai sottovalutare il gusto, le tendenze e la cultura dell'altro Paese. E' necessario analizzare contesto e differenze, cogliere le sfumature che rendono vincente la proposta del prodotto giusto. E' molto importante viaggiare per essere in grado di interpretare in maniera corretta le richieste del nuovo mercato. La tecnologia permette di ridurre le distanze, ma è impensabile raggiungere l'obiettivo restando davanti a uno schermo.   

In che modo il marketing aiuta la strategia di export?

Il marketing, oltre ovviamente alla qualità del prodotto, è il fulcro attorno al quale ruota l'attività aziendale all'estero. E' lo strumento fondamentale per individuare al meglio il target di riferimento e, di conseguenza, proporre prezzi e prodotti che possano rispondere al meglio alle attese dei consumatori.

In che modo il web può essere utile per l’export?

Il web è ovviamente uno dei veicoli principali per avviare il processo di export se si vuole ottenere una prima risposta da parte di un mercato nel quale ci si vuole immettere. Fare buon uso delle nuove tecnologie è da sempre una nostra prerogativa, con lo scopo di trasmettere all'estero i valori del brand e diffondere il livello qualitativo dei prodotti Zoppini. Internet ci permette di avere un contatto diretto con i clienti, rispondere al meglio alle loro richieste. In particolare lo strumento social, ci consente di essere competitivi e monitorare al meglio la web reputation dell’azienda. Rispondere pubblicamente a un apprezzamento o, perché no, a una commento negativo è indice di trasparenza e volontà di migliorarsi.

Quali sono i pre-requisiti per una azienda che voglia esportare?
Possono tutti o ci sono dei limiti “strutturali”?

La ricerca costante di materiali alternativi e tecniche di produzione all’avanguardia: ciò si compie a partire dal confronto con il mondo dell’hi-tech, dalla reinterpretazione dell’aerodinamica e della fluidità nelle forme e nelle linee della sua idea di gioielleria.
Zoppini conosce e vuole superare certi limiti, come quelli tecnici e meccanici legati alla materia. Dopo essere stata fra i leader mondiali nel mercato del bracciale componibile, infatti, MPF Group ha continuato a perseguire rotte intraprendenti nella creazione di gioielli e accessori.

Per quanto riguarda i limiti strutturali, è ovvio che una grande azienda ha più possibilità di affermarsi in tempi brevi.
Per tutte le altre realtà sono richiesti impegno e attenzione maggiori, c'è sicuramente meno margine d'errore.


Tre consigli che darebbe ad un artigiano o imprenditore PMI che voglia iniziare ad esportare.


Se dovessi pensare di partire oggi da zero, sarebbe quasi impossibile per le problematiche economiche del nostro paese, i tempi infiniti per avviare un'impresa. All'estero queste difficoltà spesso non esistono, l'appoggio delle banche e del governo è più forte. Da imprenditore, basandomi sulla mia esperienza personale, consiglio di puntare su idee davvero innovative, come ho avuto la fortuna di fare lanciando il gioiello in acciaio, bello e accessibile. Consiglio anche di cercare il sostegno dei fornitori, fare del rapporto con i produttori il proprio capitale senza affidarsi completamente alle banche che chiedono troppe garanzie per chi possiede un'attività appena avviata.