In questo post andremo ad analizzare primi tre punti e nel prossimo post
invece ci occuperemo dei restanti quattro.
1. Linguaggio
e cultura: sì, siamo diversi, e qualche volta così tanto che non è proprio
possibile dimenticarsene. Quali sono le implicazioni, che derivano dalle differenze
tra culture, che sono presenti in un progetto di esportazione? Bisogna
considerare il modo in cui le persone
I. considerano
di ricevere valore dal fornitore
II. si
fidano di un fornitore, di un brand, di un partner
III. si
mettono alla ricerca di prodotti o soluzioni che devono trovare
IV. sono
soliti acquistare
V. si
aspettano di ottenere servizi e assistenza
VI. leggono/consultano
una brochure, un testo, o un sito web
VII. cercano informazioni, ispirazioni,
suggerimenti
E riguardo la lingua, non fidatevi di voi stessi, ritenendo
di essere traduttori eccellenti: anche se sappiamo abbastanza bene un’altra
lingua, non possiamo “soffiare nel testo lo spirito che vorremmo” perché questo
è un regalo che ci viene dato solo quando scriviamo nella nostra lingua madre.
Ritengo ad esempio che la versione inglese di questo post possa essere
considerata leggibile dai lettori di
lingua madre inglese, ma niente di più di questo. Non può essere certo
considerato un capolavoro della letteratura inglese…
2. Tempo:
quanto tempo potete investire in questo progetto? E quando parlo di tempo
intendo due differenti significati:
I. Quanto
tempo potete investire voi personalmente nella gestione e nel controllo del
progetto, senza nuocere ai vostri impegni attuali
E
II. Quanto
tempo potete aspettare prima di misurare e valutare i risultati del progetto.
Sapete che si suole dire: “Roma non fu costruita in un giorno solo”. Beh,nemmeno
in un trimestre e nemmeno in un anno. Siete pronti ad aspettare da 18 a 36 mesi
prima di pronunciare un verdetto sul vostro progetto?
Fatemi chiarire quest’ultimo punto. Esportare può essere la
migliore decisione che abbiate mai preso, ma non potete considerare questa
avventura come una soluzione a breve termine per migliorare la vostra “ultima riga”,
ossia il profitto. Consolidare la vostra posizione all’estero richiede tempo.
Avete questo tempo? Avrete la pazienza di aspettare?
3. Soldi
e flusso di denaro: sono le inevitabili conseguenze di ciò che abbiamo appena
detto. Questo è un investimento. Per investire avete bisogno di mettere soldi,
solitamente con una certa percentuale di rischio, e poi avere questi soldi
indietro dopo un (breve/lungo) periodo di tempo, con interessi. Avete
considerato quanti soldi volete investire? Siete disposti e pronti a metterli
sul tavolo? Quanto questo metterà a rischio il vostro business?
Quali sono i costi da
considerare? Elenchiamoli qui e li discuteremo poi quando avremo definito i 7
passi della strategia
I. Marketing,
pubblicità e promozioni
II. Spese
di viaggio
III. Logistica
IV. Spese
legali e di costituzioni
V. Campionatura
VI. Web
marketing
VII. Partner
locali
Come abbiamo detto prima gli altri 4 punti verranno
analizzati nel prossimo post.
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