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Lunedì 24 ottobre
Il made in Italy va forte, e non solo nella moda.
“Un nostro distributore statunitense ha preteso che sul
prodotto fosse scritto ben visibile Made in Italy e ci presenta come la Cadillac del settore”.
Non stiamo parlando di abbigliamento o scarpe artigianali.
Bensì di dispenser per nastro adesivo. Massimo Mazzucchelli, anima di FMPack, spiega come la qualità italiana è riconosciuta e apprezzata
anche in settori lontani da quel mondo fashion di cui tutti parlano.
La Fratelli Mazzucchelli di Besnate esporta circa il 95%
della sua produzione in tutto il mondo “tranne l’Asia, lì ci sono i nostri
concorrenti cinesi” Australia compresa. E dalla sua fondazione, sessanti’anni
fa, ha avuto questa vocazione all’internazionalizzazione.
C’è una ragione importante, quasi fondamentale, spiega Massimo:
“si incassa prima, e con sicurezza”. Altro che i pagamenti italiani, quasi da
strappare ai clienti. In molti casi i soldi sono già in cassa prima che il
cliente abbia visto la merce.
E molto del lavoro di promozione è svolto on-line: “ho
contattato Cristina Mariani
(una nostra “vecchia” amicizia
ndr) dopo aver letto il suo libro Marketing Low Cost e grazie a lei ho
impostato il nostro sito in modo che sia non solo facile da trovare ma
costruito a misura di cliente. E questo ci ha portato molta notorietà. E giro
d’affari”.
Nel suo blog Generazione
Pro Pro sulle pagine on-line del CorSera, Cristina parla proprio di Massimo
e della sua capacità di vendere all’estero con orgoglio e successo.
La strada dell’export è quella che può far invertire la rotta,
riportandola decisamente verso mari ricchi di vento e pesca.
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