Nani sulle spalle di giganti.
Una frase così famosa da finire per essere antipatica.
Eppure è così saggia. Indica una strada. Anche per l’export.
In fin dei conti ci suggerisce il benchmarking.
Vale a dire che prendere spunto da altri non è affatto un
male. Né un disonore.
Perché l’esperienza la posso fare anche osservando gli
errori e i successi altrui.
L’importante è guardare il prato giusto, per scoprire come
mai la sua erba è così più verde.
E come si fa?
Il mio suggerimento è partire dall’individuazione del
proprio punto di forza, e no, non è il mio prodotto.
Sono convinto che inizieremo ad avere successo quando
usciremo dall’inganno nel quale ci rinchiudono parole che sembrano magiche e
che invece sono incantesimi maligni, come quello che trasforma il regno della
Bella in un incubo addormentato.
Qualità
Innovazione
Creatività
Dinamicità
Affidabilità
Sono gusci vuoti, non dicono nulla. E non differenziano in
alcun modo. Quale dei vostri concorrenti non lo afferma. Sono prerequisiti, non
valori. Il mercato se li aspetta, li impone. Non li considera un elemento distintivo.
Il valore è quello che producete ai vostri clienti!
Che cosa interessa loro e come li soddisfate?
Il
valore oggi è solo uno:
è il modo in cui li aiutate a fare più profitto.
E profitto nel caso del retail può anche voler dire più ottimismo, più benessere, più soddisfazione nella propria vita. Se riuscite a trovarlo,
troverete sicuramente chi in Italia ha già valorizzato qualche cosa di simile e
capirete come lo ha fatto. Perché siamo un Paese creativo che genera e sostiene molte idee e che le fa fruttare bene.
E sarà uno spunto eccellente dal quale partire.
Siete nel campo dell’agroalimentare? Il vostro prodotto si
qualifica perché è particolarmente dietetico, senza conservanti, senza glutine?
Grom è il vostro modello. Una azienda che è partita con una idea fissa:
valorizzare la genuinità a vantaggio del consumatore. E che dire di Eataly? Non ci insegna già che il nome è importante? Che deve avere alcune caratteristiche chiare: essere leggibile e pronunciabile ovunque nel mondo e immediatamente collegare a ciò che voglio promuovere. Se scelgo come brand un nome in dialetto fermano, che già a Porto San Giorgio non si capisce, come farò a conquistare Shangai, Londra e Los Angeles?
Quali altri esempi si potrebbero fare?
Mi aiutate e aiutate
i lettori a scoprire nuove idee e modelli?
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