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Venerdì 2 Dicembre
Ho preso
parte nei giorni scorsi a una interessante conferenza organizzata dalla
divisione Servizi
di Internazionalizzazione della Banca Intesa SanPaolo e dallo studio Withers sul tema
dell’appetibilità del mercato statunitense per le imprese italiane.
Due i
testimonial di rilievo, due grandi successi dell’industria italiana, due gemme,
due aziende che lavorano non sotto i riflettori della stampa, ma nella
concretezza della quotidianità:
- il gruppo Trevi e
- Flame spray.
Racconteremo in
prossimi post le loro storie e i loro successi.
In questo
primo post vorrei raccontare perché tutti in relatori presenti hanno
caldeggiato lo sbarco di imprese italiane negli States.
Due le frasi
che credo possano riassumere lo spirito suggerito dal convegno:
- L’internazionalizzazione e l’export oggi non sono più solo una opportunità, sono una esigenza prioritaria.
- Evitare la fretta e pianificare con attenzione e cura l’attività di internazionalizzazione.
La d.ssa
Mossetti di IntesaSanPaolo ha presentato i dati di macroscenario che inducono a
considerare con interesse il mercato USA, che insieme al Canada appare il paese
occidentale che sta superando meglio la crisi in questo 2011.
Il secondo
semestre infatti dà segnali di una crescita accelerata, non ai soliti ritmi con
i quali gli USA recuperano dopo le crisi, ma sicuramente superiori a quelli
europei.
La domanda
domestica è in crescita (i consumi segnano un +2,5% rispetto all’anno
precedente), e se al recupero manca la gamba dell’edilizia, è vero che
migliorano lentamente le vendite di case esistenti, al punto che la fiducia dei
costruttori sta crescendo esponenzialmente.
Le vendite
al dettaglio sono in sostenuto aumento dato che registrano una crescita intorno
al 20% e le imprese stanno investendo (più del +10%) avendo accesso al credito
(aumentano le richieste di prestiti e finanziamenti alla banche) ma non ancora
assumendo personale. Il tasso di disoccupazione è ancora a livelli ritenuti
elevati pur diminuendo lentamente mese dopo mese.
Sul settore
manifatturiero splende il sole, anche grazie ad un dollaro non troppo forte per
scoraggiare l’export, mentre il settore agricolo sta conoscendo una crescita
straordinaria e vive uno dei suoi più brillanti periodo economici.
Come dunque
entrare od operare in questo mercato?
È quanto
vedremo in uno dei prossimi post.
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