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giovedì 1 dicembre 2011

Il mercato statunitense: dati di scenario




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Venerdì 2 Dicembre







Ho preso parte nei giorni scorsi a una interessante conferenza organizzata dalla divisione Servizi di Internazionalizzazione della Banca Intesa SanPaolo e dallo studio Withers sul tema dell’appetibilità del mercato statunitense per le imprese italiane.

Due i testimonial di rilievo, due grandi successi dell’industria italiana, due gemme, due aziende che lavorano non sotto i riflettori della stampa, ma nella concretezza della quotidianità: 


Racconteremo in prossimi post le loro storie e i loro successi.

In questo primo post vorrei raccontare perché tutti in relatori presenti hanno caldeggiato lo sbarco di imprese italiane negli States.

Due le frasi che credo possano riassumere lo spirito suggerito dal convegno:
  • L’internazionalizzazione e l’export oggi non sono più solo una opportunità, sono una esigenza prioritaria.
  • Evitare la fretta e pianificare con attenzione e cura l’attività di internazionalizzazione.

    
La d.ssa Mossetti di IntesaSanPaolo ha presentato i dati di macroscenario che inducono a considerare con interesse il mercato USA, che insieme al Canada appare il paese occidentale che sta superando meglio la crisi in questo 2011.
Il secondo semestre infatti dà segnali di una crescita accelerata, non ai soliti ritmi con i quali gli USA recuperano dopo le crisi, ma sicuramente superiori a quelli europei.

La domanda domestica è in crescita (i consumi segnano un +2,5% rispetto all’anno precedente), e se al recupero manca la gamba dell’edilizia, è vero che migliorano lentamente le vendite di case esistenti, al punto che la fiducia dei costruttori sta crescendo esponenzialmente.

Le vendite al dettaglio sono in sostenuto aumento dato che registrano una crescita intorno al 20% e le imprese stanno investendo (più del +10%) avendo accesso al credito (aumentano le richieste di prestiti e finanziamenti alla banche) ma non ancora assumendo personale. Il tasso di disoccupazione è ancora a livelli ritenuti elevati pur diminuendo lentamente mese dopo mese.

Sul settore manifatturiero splende il sole, anche grazie ad un dollaro non troppo forte per scoraggiare l’export, mentre il settore agricolo sta conoscendo una crescita straordinaria e vive uno dei suoi più brillanti periodo economici.

Come dunque entrare od operare in questo mercato?

È quanto vedremo in uno dei prossimi post. 

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