Progettare un piano, per decollare.
Sembra facile, ma quando ci si siede e ci si mette davanti al famoso foglio bianco, beh, ci può prendere la medesima paura che coglie alcuni scrittori.
Da dove si
comincia?
Ecco alcuni
suggerimenti che vi propongo per iniziare a riflettere sul un piano di
crescita, un piano di azioni da intraprendere che ci aiuti ad affrontare da
protagonisti, da autori, l’anno che sta srotolandosi di fronte a noi.
a) Dove voglio
arrivare? Quale ritengo sia il giusto obiettivo (concreto e misurabile,
ambizioso e realizzabile) per questo 2012? Come lo quantifico: profitti? Quote
di mercato? Fatturato? Espansione?
b) Perché
voglio raggiungere proprio questo obiettivo? Quali sono le motivazioni che mi
spingono a questo specifico risultato? Sono sufficientemente forti? Sono pronto
a sostenerle fino alla fine dell’anno o fino a che non ci sia un significativo
cambio di scenario tale da giustificare una modifica nel piano?
c) Cambiare (e
crescere E' cambiare), comporta sempre due elementi collaterali:
- dover abbandonare qualche cosa e
- dover rischiare.
Sono disposto ad abbandonare alcune
delle mie attuali certezze e tranquillità? Fino a quando? Sono disposto a
rischiare? Quanto? Fino a quando? Fino a quando sarò paziente e cercherò di
perseguire con attenzione e caparbietà il risultato?
d) Sono pronto
ad investire (denaro, tempo) in questo progetto? Quanto? Con quali ritorni?
Riesco a definire un piano che porti degli indicatori concreti: ROI (Ritorno
sull’investimento: che % di ritorno mia aspetto e ritengo minima sufficiente)
PBT (Pay Back Time: quando sono disposto ad aspettare per rivedere indietro i
miei soldi?), giro d’affari generato nel primo anno?
e) Quali sono
obiettivi intermedi che posso porre e che mi aiutano a capire che sono sulla
giusta strada?
f) Ho tutte le
competenze per poter portare avanti il piano? Di chi posso fidarmi, nel caso,
per un aiuto?
E’
importante porsi queste ed altre domande prima di iniziare per evitare che ci
fermi a mezzo, che si faccia la figura di quei due tipi descritti nella
Scrittura (vedi sotto).
Ho conosciuto presunti imprenditori che avendo messo a
budget un ricavo a regime pari a circa 18 milioni di euro, ottenibile dopo 18
mesi dalla partenza, con un profitto stimato intorno ai 6 milioni di euro,
hanno abbandonato il progetto dopo quattro mesi perché non avevano ancora
incassato nulla e non volevano superare un investimento iniziale di circa 150.000
€. Cioè volevano ottenere ricavi di milioni di euro investendo meno dell’1% del
giro d’affari e con un ROI di oltre il 4000%! Neanche la malavita offre
profitti del genere soprattutto in quattro mesi!
Meglio
quindi prima avere chiaro che cosa si intende fare e come e poi… partire.
Nel prossimo
post vedremo come suggerisco di fare.
Ricordo che cliccando qui si può accedere alla pagina
contenente i video relativi al progetto Hand Made in Italy proposto alle
imprese italiane che intendono essere protagoniste internazionali del loro
2012.
Luca 14, 28-31 Chi di voi, volendo costruire una
torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a
compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro,
tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a
costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro. Oppure quale re, partendo
in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con
diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? [32]Se no, mentre
l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace.
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