Prossimo post giovedì 26 aprile
Abbiamo
ospitato di recente in casa nostra una serata Tupperware.
Questa azienda produttrice di prodotti per la casa vende sono attraverso canali
diretti non tradizionali, per passaparola. Prodotti di alta qualità proposti da
una brillante promotrice, che spesso svolge questa attività per “arrotondare”
come si suol dire, senza per questo mancare di professionalità o attenzione.
Tupperware
non è l’unica casa che ha scelto questo canale porta a porta; canale che
conosce diverse opzioni: il multilevel di Amway
del notissimo Herbalife
fino ad arrivare al nostrano Net-al spesso
oggi si affianca alla vendita on-line, sempre promossa attraverso contatti
diretti e amplificata dalla possibilità di non dover attendere il passaggio del
contatto per emettere nuovi ordini.
Che cosa c’entra tutto questo con l’export?
Iniziamo a
riflettere su quali sono i prerequisiti per un business model di questo genere:
elevata qualità dei prodotti, proposti in modo esclusivo, attraverso la
passione di promotori che lavorano sulle proprie conoscenze personale
amplificate, proprio come in un social network, dagli “amici degli amici”.
Funziona in
tutto il mondo? Sicuramente sì, dato che queste case provengono per la maggior
parte degli USA e non hanno certo scelto l’Italia come loro sola seconda
opzione.
Funziona
solo oggi? No, dato che questi marchi sono presenti sul mercato da anni e, se
posso portare un piccolo esempio personale, ricordo come da bambino ero
costretto a volte a seguire mia madre a casa di amiche, dove per fortuna un
ragazzino con il quale giocare a Subbuteo si trovava sempre, per assistere alla
presentazioni della promotrice Avon,
azienda cosmetica che ancora oggi usa questo canale di vendita.
Dunque?
Perché non
sfruttare il medesimo modello per vendere, all’estero, prodotti italiani di
qualità? Non sarà più facile così tenere in conto il flusso produttivo, il
cash, la fatturazione, i costi di promozione?
Non è un
business model applicabile alla moda, al design, all’agro-alimentare, alla
cosmesi, a quei prodotti che possono trovare in un passaparola “spinto” un
canale preferenziale a basso costo?
Come
attivare questo canale? Lo vediamo insieme nel prossimo post.
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