Fare rete oggi è diventato
indispensabile: se non altro per scambiare idee e sostegno. Non so quantificare
quanto produca in termini di nuovi affari, so di sicuro che produce rassicurazione
e conoscenza. Tra tutte le reti merita una particolare attenzione una creazione
recente, che ha compiuto da poco un anno. Si tratta di Officine Italiane
Innovazione che è molto più
che un portale o una comunità: si tratta, potremmo dire, di uno strumento utile
a comprendere il mondo del lavoro. Pietro Bazzoni è l’ispiratore di questo
oceano che si affaccia su due sponde: la realtà virtuale e quella reale. Gli ho
chiesto di aiutarci a capire che cosa sia e che valori offra questa sua
“creatura”
1) Che scopo
ha e a chi è diretto Officine
Italiane Innovazione?
Le Officine Italiane Innovazione sono un social
network pensato e costruito per facilitare le relazioni di lavoro comune, in
primis tra gli imprenditori italiani. Volevamo colmare un’assenza: esistono
reti digitali per far incontrare e dialogare tra loro le persone, esistono reti
digitali per facilitare l’incontro tra manager e professionisti, non c’era un
network rivolto nello specifico ad imprenditori.
La conferma
della bontà di questa intuizione ci arriva dalle statistiche sui nostri
iscritti: ad oggi il 65% di loro si è qualificato come Titolare d’impresa.
Nel corso di
questi primi 14 mesi di vita – le Officine sono on line dal 1° maggio 2011 –
abbiamo coinvolto nel social network anche un migliaio di operatori
internazionali, imprenditori e buyer di tutto il mondo, alla ricerca di
fornitori italiani.
Questo per
rispondere all’esigenza più sentita oggi dagli imprenditori italiani: allargare
i confini del loro mercato, verso i paesi esteri.
2) Quale
vantaggio hanno gli imprenditori italiani a frequentare il sito?
Le Officine mantengono l’impianto proprio di tutti
i Social Network: iscrizione gratuita, possibilità di consultare le pagine
profilo di tutti gli iscritti (oggi, 30 giugno 2012, quasi 8.000), mandare loro
messaggi privati, promuovere a costo zero la propria azienda attraverso
l’apertura di discussioni nella sezione Forum oppure aprendo un Gruppo
Tematico, attorno a cui radunare altri imprenditori che condividono gli stessi
interessi oppure il medesimo progetto imprenditoriale.
Tutto questo
gratuitamente.
Non solo! A
differenza dei più comuni Social Network, una Redazione modera quotidianamente
la community, proponendo contenuti sui temi del fare impresa e predisponendo
ogni settimana un report – inviato a tutti gli iscritti – con la selezione
delle opportunità di business più rilevanti presenti all’interno della
community.
Le Officine
vogliono accorciare le distanze tra imprenditori: basta perdere tempo! In
maniera informale ed estremamente semplice è possibile entrare in contatto con
nuovi partner, clienti, fornitori. Poi servirà tempo e lavoro per rendere
fecondi questi incontri, ma questo è proprio il lavoro dell’imprenditore!
Sappiamo
inoltre quanto sia importante potersi incontrare faccia a faccia: per questo
all’interno delle Officine c’è un Club, composto da oltre 150 imprenditori – a
cui tutti sono liberi di iscriversi con una quota annuale pari ad una cena
offerta ad un cliente – che stabilmente si ritrovano dal vivo oppure in
videoconferenza, senza neppure spostarsi dai rispettivi uffici!
Il Club è la
punta avanzata delle Officine: alla quotidianità dell’incontro in digitale si
sommano appuntamenti periodici in cui rinsaldare i legami ed approfondire le
rispettive proposte di crescita aziendale, anche con l’aiuto di esperti
qualificati.
3) Che
differenza c'è tra Officine
Italiane Innovazione e KNOW NET?
Le Officine Italiane Innovazione – il social
network per imprenditori – nascono dall’esperienza di KNOW NET srl, una società
di consulenza, nata a Como nel 2005, per supportare le imprese nei loro
processi di innovazione.
L’attività non
si è mai fermata e decine di imprese hanno lavorato con noi per mettere a punto
un nuovo prodotto, ripensare la loro strategia aziendale, avere un aiuto nella
conduzione della loro organizzazione.
Il primo
cliente di KNOW NET è sempre stata… la stessa KNOW NET! Lavoriamo costantemente
per innovarci ed essere pionieri di un nuovo modo di fare impresa: potremmo
dire che le Officine sono il nostro prodotto più innovativo, il nostro “oceano
blu”!
4) Quali sono
ragioni e prerequisiti per cimentarsi in una attività di export?
Uscire dal
mercato nazionale per le imprese manifatturiere è una necessità: il mercato
interno è contratto, soggetto alla concorrenza dei paesi emergenti e pertanto è
d’obbligo uscire.
Vi sono
senz’altro prerequisiti necessari ai processi di internazionalizzazione
(conoscenza del mercato, contatti in loco, prodotto esportabile e via tutto ciò
che un imprenditore sa bene). Ma voglio dare un messaggio fuori dalle solite
rotte: il vero prerequisito necessario è il coraggio di farlo e di farlo verso
quei paesi che rappresentano i nostri veri potenziali clienti.
Non sono i
mercati consueti: occorre guardare all’Africa, al Sudamerica, ad alcuni paesi
del Medio e lontano oriente: le opportunità sono lì e lì si deve andare. Senza
indugio!
5) Quali gli
errori da evitare?
L’errore è
quello di aspettarsi un miracolo al primo tentativo! Sappiamo che serve un duro
lavoro – e qualche investimento iniziale – per approcciare con utilità un nuovo
mercato. Tirare conclusioni affrettate perché una missione imprenditoriale non
ha dato i risultati sperati oppure una fiera ha mantenuto meno di quel che
prometteva può significare chiudersi porte ancor prima che vengano aperte.
Torno al
messaggio dato sopra: coraggio e tenacia!
6) Che
strategia seguire per avviare un progetto di export?
Partire con la
chiarezza che dall’altra parte c’è un cliente, con le sue esigenze, i suoi
contatti avviati, i suoi fornitori storici. Non è diverso dall’approccio al
mercato interno: cosa ho da offrirgli di diverso dalla concorrenza? Perché
dovrebbe scegliere me?
Non suggerisco
strategie, suggerisco di rispondere con onestà e senza alibi a queste domande.
7) Che servizi
offrono Officine Italiane Innovazione in questo?
Mettiamo
subito in contatto con gli operatori internazionali, alla pari. I buyer
stranieri entrano nelle Officine, pubblicano le loro richieste di prodotti
italiani, la Redazione legge tutto questo e traduce sinteticamente quelle
più rilevanti, inserendole nel report settimanale.
Abbiamo
preparato un vademecum, disponibile nella sezione “Come usare le Officine” su
come approcciare un buyer estero nel mondo digitale. La chiamiamo la Regola
delle 3 P:
Prudenza (per
verificare la bontà e veridicità del contatto)
Pertinenza (per
non perdere e far perdere tempo)
Precisione (per
rispondere ai primi contatti con trasparenza ed in maniera mirata)
8) Quali sono
le difficoltà principali che le aziende italiane presentano all'export?
Penso che per
molte aziende italiane si tratti davvero di cambiare pelle: non sono mai uscite
dal mercato nazionale e di conseguenza occorre davvero fare un salto. Sono
inevitabili il timore e, all’inizio, la percezione di star procedendo a
tentoni.
Vorrei
invitare, soprattutto chi si trova in questa fase – magari perché si sta
affacciando per la prima volta verso un determinato paese - a
perseverare, attraverso due strade:
1 Cercare
contatti in loco, in grado di dare informazioni qualificate, frutto della loro
esperienza sul campo
2 Costruire un
progetto con altre imprese complementari, per non approcciare un nuovo mercato
da soli. Anche qui, senza retorica: la Rete fra imprese è utile quando c’è un
progetto comune su cui costruire e quando c’è un “manager di rete” che si
prenda in carico il lavoro di regia verso la conduzione dell’obiettivo comune.
Mettersi assieme per mettersi assieme non serve a nulla, se non a perdere tempo
e soldi!
Nessun commento:
Posta un commento