In questo secondo post continuiamo ad
ascoltare quello che Alessio Gambino, Ad di IBSITALIA e di cui trovate a fine
articolo l’interessante curriculum, ci suggerisce per una corretta strategia di
export. Qui trovate la prima parte dell’intervista.
Perché affidarsi ad una società di consulenza
per le strategie internazionali?
Come già accennato in precedenza l’assistenza
costante di un consulente è fondamentale, perché è colui che conosce meglio il
mercato di riferimento e che può indirizzare l’iniziativa verso il
raggiungimento degli obiettivi programmati, evitando all’imprenditore di
commettere errori nelle fasi di start-up. Un supporto ancora più valido, poi,
se viene offerto direttamente in loco. Proprio per questo motivo abbiamo deciso
di internazionalizzare la nostra attività aprendo una sede di rappresentanza a
Rio de Janeiro, che possa diventare, speriamo, un punto di riferimento per gli
imprenditori italiani, e non, interessati a questo mercato! Diffidare da coloro
che fanno consulenza dalla propria poltrona in Italia!
Che cosa dovrebbe assolutamente fare una
impresa italiana prima di o per progettare un piano di export?
Avventurarsi
oltre confine richiede molta preparazione. L’impresa italiana deve studiare il
mercato di destinazione, conoscerne il sistema tributario e doganale (qualora
fosse extra Ue), analizzare il proprio target di consumatori, senza tralasciare
tutti quegli aspetti sociali e culturali che concorrono nell’elaborazione di
una valida strategia operativa.
Quanto conta il marketing per il successo
nell'export?
Il piano di marketing è fondamentale per
il buon successo di un’iniziativa all’estero ma occorre destinare adeguato
budget lungo tutta la durata del progetto. Notoriamente le imprese italiane
hanno ottimi prodotti ma peccano nella promozione e nella comunicazione anche a
causa della scarsità dei mezzi finanziari che hanno a disposizione. Inoltre uno
dei problemi maggiori risiede nella scelta del canale distributivo. Non ci sono
operatori organizzati nella distribuzione oltre i nostri confini nazionali.
Crediamo nelle forme aggregative (contratti di rete, consorzi, ATI) per ridurre i costi di logistica, di
supply chain, di consulenza e di conseguenza anche tutti i rischi commerciali e
non!
Che aiuto può venire dalla rete e dai social
media?
Come
sappiamo internet e i social media hanno rappresentato un cambiamento radicale
a livello globale, che si è riflesso anche nella modalità di fare business. A
mio avviso, sono uno strumento di cui l’azienda non può fare a meno se vuole
raggiungere la sua clientela e fidelizzare il proprio cliente. I consumatori
sono diventati consumatori attivi, a cui piace essere presi in considerazione
nella valutazione del prodotto. Non essere presente su fb, twitter, istagram,
g+, linkedin, etc significa perdere gran parte di possibili clienti e
l’occasione di consolidare la propria brand reputation.
Perché le imprese italiane sono ancora così
concentrate sul prodotto?
Nella
maggior
parte
dei casi le imprese rimangono ancora concentrate sul prodotto perché non sono
organizzate per destinare risorse ad altri settori, hanno pochi investimenti da
dedicare al mercato della pubblicità e delle comunicazione. Unico settore nel
mondo in cui siamo leader come prodotto e distribuzione è quello della Moda.
Utilizzerei questo business model come benchmark anche per altri settori.
Alessio Gambino ha conseguito la
Laurea in Economia Aziendale presso la Terza Università di Roma. In seguito ha
frequentato il Master in Fiscalità Internazionale presso la Università di
Barcellona. E’ dottore commercialista, revisore contabile ed attualmente
coordinatore del Master MBA presso l’Università Guglielmo Marconi. Inoltre è
responsabile per Assoconsult - Confindustria (Associazione delle società di
consulenza) del gruppo di lavoro – Internazionalizzare una PMI. Nel 2004 fonda
IBS Italia – International Business Strategy – società specializzata nei
servizi per l’internazionalizzazione con sedi a Roma, Milano, Rio de Janeiro,
Sofia e rappresentanze dirette a New York, Doha e Shanghai. La società ha
assistito nel corso degli anni numerose aziende nei loro processi di crescita
sui mercati internazionali.
E’ specializzato in commercio
internazionale, project ed export finance, fiscalità e marketing
internazionale.
Nessun commento:
Posta un commento