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venerdì 27 settembre 2013

Vendere all'estero o esportare? La differenza che fa la differenza


C’è una enorme differenza tra vendere all’estero ed esportare. Eppure quando pongo chiedo quale sia questa differenza pochi sanno rispondere.

La risposta è l’intenzionalità.

Vendere all’estero è casuale, è passivo, è accidentale: un cliente vede il tuo prodotto, per qualche ragione se ne innamora –e tu il più delle volte non sai perché, cosa gravissima- compra, e continua a farlo, magari per vendere nel suo negozio.
Vendere all’estero non è duplicabile o replicabile. Infatti molti mi contattano dicendo: ho qualche cliente qua e là ma non riesco a crescere nell’export.
Come sono arrivati questi clienti? "Mi hanno contattato loro", rispondono sempre.
Appunto.



Esportare vuol dire impostare una strategia, agire, controllare il processo, sapere che cosa sto facendo e perché.
Vuol dire scegliere come vendere e a chi ed essere protagonisti del processo, saperlo replicare quando è necessario, essere consapevoli dei suoi punti di forza e di quelli di debolezza per poter decidere come intervenire quando serve.
Significa prendere decisioni e investire.


E tu vendi all’estero o esporti?

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