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lunedì 24 marzo 2014

westarterinternational: speranza e coraggio alle startup italiane che vogliono internazionalizzarsi




Phil Taylor prende in mano il microfono e parte subito provando a capire che platea ha davanti a sé:
Nell’era digitale il risultato per alzata di mano gli restituisce l’informazione:

·       15% di partecipanti provenienti da un’azienda che esiste da 1 a 3 anni;
·       15% di partecipanti provenienti da un’azienda che esiste da meno di 1 anno;
·       70% di partecipanti che sono lì per capire in che mare bisogna nuotare nel 2014 per far “nascere globale” la propria azienda.

È a questo 70% che Phil rivolge i propri incoraggiamenti ed è principalmente a loro che serviranno le idee, i consigli e le esperienze raccontate dagli ottimi relatori del Barcamp di #westarterinternational.
Il programma è stato costruito con grande accuratezza ed ha avuto il pregio di non lasciar scoperto nessun argomento chiave  a chi, come me, decide di affrontare la sfida di far nascere una startup.
Il primo speach illuminante è quello di Daniele Ferrari che ci mette davanti al primo dei problemi che bisogna affrontare per iniziare la nostra avventura: trovare un finanziamento che permetta di trasformare la nostra idea in qualcosa di tangibile. Daniele spiega come funziona il crowdfunding, e porta esempi di aziende che ha aiutato a raggiungere i propri obiettivi.
A seguire l’Avv. Valentina Apruzzi descrive come registrare un marchio comunitario. In maniera sintetica Phil Taylor riassume in uno slogan preso in prestito da Mentadent lo scopo dell’intervento dell’avvocato: “prevenire è meglio che curare”: è’ assolutamente necessario curare gli aspetti legali dall’inizio della nostra avventura per non rischiare, dopo, di trovarsi in situazioni spiacevoli.
L’esperienza di CellDynamics presentata da Simone Pasqua dà a Phil l’occasione di fornirci un’altra delle sue perle di saggezza: “put your nose outside the window”. Se abbiamo un’idea valida e crediamo in noi stessi  dobbiamo avere il coraggio di andare a bussare alla porta di aziende importanti e proporgliela, proprio come hanno fatto i ragazzi di CellDynamics con Zeiss.
Come ultimo esempio porto quello di Francesco Baschieri e della sua Spreaker. Sono sicuro  che chiunque fosse presente nella sala del Barcamp ieri pomeriggio avrebbe voluto vivere l’avventura di Spreaker così come l’ha raccontata Francesco. Di come la sua startup sia nata già globale, di come sia cresciuta negli anni e di come sia indispensabile essere fisicamente lontani dalla tastiera del pc per fare in modo che i sogni diventino realtà e profitti.
Chiudo con un insegnamento che può sembrare banale ma che nel mondo del marketing è una legge: “per avere successo bisogna essere i primi o i migliori”. Per una startup cha vuole nascere nel 2014 probabilmente è più facile essere i primi, e noi di “Jots” (@JobOffTheShelf) speriamo di esserlo con la nostra idea.
   
Roberto d’Avossa (@H0LL0Weyes)

Westarter International by Simpler è stato organizzato da Aster e EmiliaRomagnaStartUp in collaborazione con Simpler, il consorzio di cui Aster è membro che opera nell’ambito dell’Enterprise Europe Network, fornendo servizi per l’innovazione e l'internazionalizzazione delle PMI.

                                            

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