Fai presto a dire: internazionalizzare. Lo dicono tutti. Le
banche quando vedono che vacilli ti suggeriscono consulenti che vengono, ti
studiano l’azienda, ti preparano un piano triennale, ti dicono dove andare a
vendere all’estero e ti lasciano con una stretta di mano e qualche decina di
migliaia di euro in meno. Da solo.
E cosa devo fare adesso?
Come capire se quello che mi hanno detto è affidabile oppure
no?
E come faccio per muovermi e andare all’assalto di un’altra
nazione?
Iniziamo con il chiarire un punto chiave: avere successo
nell’export impone alcune strategie di partenza. Non si può andare in un altro
paese semplicemente cercando un distributore che compri il mio prodotto per
rivenderlo.
Non c’è oggi nessun distributore che non si metta a ridere
di fronte ad una proposta del genere e che non chieda di mettere sul tavolo
della discussione, prima ancora dei prodotti, un piano di marketing che
risponda alla domanda: perché i clienti dovrebbero comperare il tuo prodotto?
Se pensate di esportare e non avete chiaro questo, mi spiace
dirlo, siete destinati ad avere ben presto profonde delusioni.
Come costruisco il mio piano di marketing?
Un aiuto sicuramente viene da Ulisse SI, un portale che offre, ad investimenti davvero contenuti,
dati precisi sui flussi di merce verso un determinato paese estero, partendo
dai dati doganali accuratamente riveduti e corretti per dare senso e fornire
informazioni preziose su
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- trend
- prezzi
- concorrenza
Ulisse pubblica anche un
suo blog per aiutare a capire il mondo dell’export.
Analizzare i mercati di interesse è il primo passo. Non
basta. Devo capire come e quanto investire in questa iniziativa.
E’ quanto vedremo nel prossimo post.
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