Per non buttarsi nel mondo dell’export senza rete è bene
avere chiaro che preparare un business plan è un passaggio essenziale: sia che
tu debba chiedere un finanziamento sia che semplicemente tu voglia essere
sicuro di avere le idee chiare e aver impostato bene il tuo lavoro.
Un business plan non è una attività riservata a pochi o che
richieda grandi studi o ancor più grandi consulenti. Soprattutto non è un
esercizio da lasciare nel cassetto come se fosse un fastidioso compito a casa
da svolgere con riluttanza e svogliatezza.
È una traccia che se non altro aiuta –direi costringe- a
rispondere a domande chiave che mi permettono di impostare correttamente il
percorso e dare concretezza ai sogni.
Ne parleremo in più post e conto sui vostri commenti e
domande per essere efficace.
Iniziamo con il chiarire quali siano i macro-capitoli da
considerare.
Sono quattro:
- l’obiettivo
da raggiungere
- come
penso di raggiungerlo
- di
che cosa ho bisogno per raggiungerlo
- come
misuro il mio avanzamento
Fin qui è buon senso. Vero. Proprio perché sembra banale a volte è trascurato.
Nel prossimo post su questo tema esamineremo che cosa si
intenda come obiettivo e come posso esprimerlo.
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