Prossimo post Mercoledì 14 settembre
Prima di riprendere l'esame delle buone ragioni per esportare, ecco un interessante articolo del Sole24ore che spiega come sia importante esportare e come, grazie alle vendite nei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, SudAfrica) più Turchia, le imprese emiliane stiano ripartendo a spron battuto.
E voi che cosa volete fare? Restare al palo o prendere la palla al balzo?
Detto questo, possiamo proseguire l’esame del post precedente sulle ragioni per cui vale la pena lanciarsi in una
iniziativa di esport low cost & low risk, spiegando nel dettaglio e con accurata analisi le motivazioni.
4.
Puoi incassare in tempi più brevi e con meno ritardi.
I tempi
di incasso in Italia sono sempre più lunghi. Non serve lavorare con la Sanità o
la pubblica amministrazione. Anche le multinazionali hanno tempi di pagamento
che mettono in difficoltà. E non c’è nulla da fare. Ma vendendo all’estero puoi
ridurre di molto i tempi di incasso, sia perché alcuni paesi hanno abitudini
decisamente diverse dalle nostre, come ad esempio la Germania, il Regno Unito o
gli Stati Uniti, sia perché in molti casi si vende solo dietro lettera di
credito o altro strumento finanziario che assicura l’incasso se non addirittura
prima della consegna, sicuramente in tempi decisamente più brevi. E con
maggiori sicurezze. E’ un argomento che non si può trascurare.
5.
Sarai uno outsider esotico e questo può essere un valore intrigante
A noi
Italiani piace lo straniero, a tal punto quasi da farci male. Amiamo
l’esoticità. Ma non siamo soli. Ci sono paesi che adorano il made in Italy e
non solo nella moda. Questo è un vantaggio competitivo da non trascurare: ci
sono nazioni dove il solo presentarsi con un nome italiano garantisce un
interesse elevato. Certo, non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo e
dimenticare che l’altra immagine che l’italianità evoca, oltre all’esoticità,
alla creatività e al fascino, e quella di Totò che vende la Fontana di Trevi ai
turisti americani….
Nessun commento:
Posta un commento