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Lunedì 28 novembre
Che
conseguenze derivano dai precedenti post pubblicati sulla crescita dell’Ontario
e di Toronto?
Quali i
vantaggi per aziende italiane che intendono esportare o addirittura investire
in quei territori?
Abbiamo
parlato di questo tema in questi articoli, dei quali qui di seguito trovate i
link
1) Green, cash, growth: i vantaggi di una zona il cui PIL crescerà dell’8% in tre anni
2) I vantaggi fiscali e il mondo dell’energia alternativa
3) Gli altri
comparti di rilievo: auto motive, aerospace, life science, ICT
Che cosa
posso dedurre da queste informazioni?
Sicuramente
che un territorio in forte crescita che attira investitori e immigranti
(300.000 all’anno quelli accolti anzi invitati in Canada) avrà meno problemi di
spesa di altre zone del globo ancora affette da crisi e problemi industriali.
Oltretutto
una zona a zero rischio OCSE con possibilità di credito agevolata favorisce gli
acquisti.
Se a questo
sommiamo un interesse per il made in Italy in una società fortemente
multietnica e al contempo radicata in una cultura decisamente più europea di
quella statunitense, scopriamo grandi opportunità di mercato per le nostre
imprese artigiane come per la PMI.
Senza dubbio
tutto ciò che ricade nel mondo della moda ha grandi possibilità di conquistare
un mercato nei sofisticati grandi magazzini di Toronto o nelle boutique che
costellano il quartiere più rinomato, quel Yorkville che accarezza l’università
e la zona museale.
Non solo:
vista la grande crescita dei settori sopra citati, la meccanica italiana ha
grande possibilità di guadagnare clienti.
E il mondo
alimentare, quando adeguato ai gusti canadesi, può trovare qui uno sbocco
interessante.
Certo,
l’importante è avere una strategia adeguata, avere al proprio fianco strutture
capaci di individuare i canali più corretti, e non avere fretta.
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