Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


sabato 3 dicembre 2011

Investire per crescere: l'esperienza statunitense


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Martedì 6 Dicembre








Lasciate stare, non è per voi, non perdete tempo e denaro e non fate perdere la faccia a noi e alle alte imprese italiane”.
Piazza Duomo, parlo con un amico che dirige progetti di sviluppo per una camera di commercio negli USA.
Mi racconta del grande successo della IFE di Dallas, dove le imprese italiane, del settore moda, presenti hanno avuto grande successo e venduto immediatamente ai buyer della grande distribuzione.
E’ la prima volta che succede e lo interpreto come un segno di grande interesse per la moda italiana, una grane opportunità. Perché sono convinto sempre di più che ci sia grande spazio per il mondo dell’abbigliamento e della calzatura negli USA e specie nel Texas o nel MidWest in generale. Basta essere preparati per esserci nel modo giusto”.
Già perché il rischio è questo: una fiera, una comparsata, magari anche una vendita, ti paghi il viaggio, e poi? E poi il nulla.
Il che alimenta quello scetticismo americano, quella prevenzione negli italiani inaffidabili: creativi sì, ma anche totalmente inattendibili. Incapaci di dare seguito alle promesse e di programmare.
Il tutto genera una spirale negativa: gli americani non credono nelle imprese italiane, che fanno fatica ad entrare, si tirano in dietro... e così via. Classico caso di profezia autoavverante!

Se vieni qui in un mercato che vale un continente, non puoi accontentarti della vendita fatta alla fiera, se riesci a farla poi”.
E’ come partecipare alla fiera dell’artigianato o ai mercatini natalizi.

Ci vuole programmazione. Che cosa ad esempio?


Un budget, anche piccolo, ed un piano preciso: magari con un consulente che ti aiuti a lavorare sul marketing e sul posizionamento e ti faccia capire come sostenere il tuo nome. Troppi vengono qui convinti che la fama che hanno a casa faccia da cassa di risonanza per il nuovo mercato. Qui non sanno chi siano e soprattutto non stanno aspettando loro”.


Un budget minimo dai 20.000 € in su per capire il mercato e iniziare a farsi conoscere e poi, in funzione dei risultati, altri 50.000-70.000 € per entrare massicciamente?


Troppi? Attenzione che questo è un mercato che rapidamente raggiunge cifre con sei zeri: parliamo di milioni di euro all’anno.

E nel caso si può iniziare con l’e-commerce e una campagna di web-marketing per sostenersi.

Il prossimo IFE è a giugno: vogliamo parlarne?

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