Torno
sull’incontro al quale ho assistito al Matching con Oscar Farinetti per
riparlare di analisi: il punto principale dal quale muovere per avere successo
specie all’estero.
Un tema questo sentito praticamente da tutti gli esperti che sono intervenuti alla fiera delle idee, così mi piace chiamarla, di Milano, anche se non magari raccontate con la poesia e la magia del patron di Eataly.
Un tema questo sentito praticamente da tutti gli esperti che sono intervenuti alla fiera delle idee, così mi piace chiamarla, di Milano, anche se non magari raccontate con la poesia e la magia del patron di Eataly.
Analizzare che cosa? Il contesto del mercato e di ciò che vuoi proporre all’estero. Non accanirti con un prodotto se questo non va anche se è il tuo prodotto di punta, il cavallo di battaglia, il best seller della tua fabbrica. Cerca invece nel tuo portafoglio o nelle tue potenzialità qualche cosa che soddisfi le aspettative dei mercati che vuoi conquistare, che spiazzi, che sparigli, che ti faccia ricordare, anche se devi cambiare completamente strategia rispetto a quella che usi nel tuo paese.
Purché questo non ti snaturi si intende.
Per fare questo ci vuole una analisi seria del mercato, di chi lo anima e lo vive, di come vuoi approcciarlo, di quanto vuoi investire.
Come
dice Farinetti, e tutti gli fanno eco, senza un progetto non vai da nessuna
parte: non è più tempo per le opportunità, per il mordi e fuggi, ma è il
momento della sistematicità.
Sai
quale sono i tuoi punti di forza? Sai come valorizzarli? Sai come trasformarli
in successo e profitto?
Voi
che ti dia una mano?
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