Grazie a Gran
Brianza sono stato martedì scorso, come visitatore, alla fiera Sial a Parigi e vorrei cogliere
questa occasione per proseguire la chiacchierata sul come sfruttare le fiere al
meglio.
Quali erano gli obiettivi che ci eravamo posti con questa
visita?
a) trovare
possibili partner per sinergie di sviluppo e di crescita
b) vedere
quali novità fossero presenti in fiera
c) capire
il messaggi e gli elementi di marketing “di moda”
d) studiare
la concorrenza
e) capire
il posizionamento di altri paesi
f) fare
incetta di brochure per studiare le novità, trovare spunti, esaminare le novità
in termini di grafica e proposte
g) trovare
idee in tutti gli ambiti possibili, dato che le idee sono trasversali e si
costruiscono spesso impilandone alcune per estrarne altre.
Missione compiuta direi.
E se mi permettete credo che quelle elencate sopra siamo
interessanti ragioni per le quali possa essere utile visitare una fiera, vale a
dire 7 stimoli per estrarre dall’osservazione aree di miglioramento per la
propria impresa.
Che cosa ho imparato io personalmente da quella giornata?
Beh che gli stand che “spaccano” ancora non sono così
diffusi: curioso quello che metteva in scena una band di jazzisti per
promuovere il dolce… della vita;
delicato e sobrio quello di Seeberger per me il migliore con un
video istituzionale
davvero efficace (e un sito web con i controfiocchi!), studiando c’è molto
da imparare.
Che gli stand che mostrano i muscoli, grandi ettari e con i
mostra le hostess più che i prodotti sono ormai pochi –ahimè spesso italiani- e
più che impressionare irritano (i buyer commentano: “guadagnano troppo,
chiediamo sconti maggiori”).
Che la creatività e il coraggio pagano.
Sono rimasto stupito piacevolmente da Italiana Vera sughi e affini che in
10 metri quadrati, due sedie e un tavolo, sbalordiva con l’ardire di una
semplice vela dal messaggio forte e diretto.
E voi che cosa imparate dalle fiere che visitate? Che
consigli potete darci?
p.s. premio per la creatività a questa mozzarella dal nome che fa innamorare! e notare l'uso del QR-code per raccontare una storia
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