Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


giovedì 6 ottobre 2011

Una fase per dare priorità

Prossimo post Lunedì 10 Ottobre








Abbiamo visto che tre possono essere le fasi da seguire prima di avviare una attività di export con consapevolezza.

L’obiettivo della prima fase è quello di definire priorità, anzi a priori ancora capire se il mondo fuori dai confini è fatto per me oppure no.

Difficile oggi pensare che non lo sia, ma è bene prendere in esame anche questa ipotesi per non lasciare nulla al caso.
Quindi, dobbiamo dare delle priorità alle zone geografiche per capire dove iniziare una esplorazione più accurata con viaggi sul posto.

Perché è facile parlare sulla musica dell’incanto: la Cina ad esempio, o il Brasile. Certo sono mercati emergenti, quel famoso BRICS del quale fanno parte anche India, Russia e Sud Africa.
Ma siamo sicuri che siano nostri mercati?

Ecco una serie di domande che dovrebbero trovare risposta prima di avviarsi alla definizione della scaletta di priorità:






  • Che percentuale di popolazione locale corrisponde al mio profilo cliente? 
  • E il loro gusto è allineato a ciò che propongo? 
  • Come sono i prezzi sul posto? 
  • Quanto devo lasciare al canale distributivo?

  • Devo costituire una società o posso vendere direttamente dall’Italia? 
  • E nel caso quali sono le implicazioni societarie? 
  • Devo avere partner locali? 
  • In quale percentuale? 
  • Chi finanzia la società? 
  • Che sicurezze ho che non se ne vadano con tutta la merce? 
  • Come posso garantire il mio credito?


  • Quali sono le tasse da pagare: dogana, sugli utili, sulla vendita?
  •  E quali i costi logistici? 
  • Ci sono restrizioni alle importazioni?




Come vedete una serie di domande, che impongono risposta, non solo dal punto di vista commerciale ma anche da quello che sta dietro le quinte. Non basta avere un ottimo prodotto made in Italy per poter vendere senza problemi: bisogna avere una strategia precisa per ogni differente area del pianeta che lo richieda.
E prima darsi delle priorità.

Nessun commento:

Posta un commento