Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


sabato 4 febbraio 2012

Promozione o bocciatura?




Domanda (nel post di ieri): che cosa c’entra la difficoltà alla vendita e l’effetto concorrenza2 con la vendita all’estero?

Risposta: c’entra in due modi che convergono.

Il primo: che cosa facciamo per renderci appetibili dai potenziali clienti così da essere desiderati più di…. un iPad? Anche all'estero, perché dovrebbero scegliere noi? Che cosa facciamo perché desiderino i nostri prodotti non solo più di quelli dei nostri diretti concorrenti, ma di altri desiderabili per soddisfare delle aspettative di felicità? 

Il secondo: abbiamo chiaro il concetto che avere un prodotto di qualità oggi non basta più essendo ormai questa una sola condizione necessaria per essere sul mercato, ma non più sufficiente?

La convergenza: abbiamo un prodotto, il Made in Italy, che è garanzia di creatività e di qualità. E trova spazio ovunque. Ricordate l’intervista a FMPack dove ci viene spiegato come la firma madeinItaly fa vendere di più anche i dispenser di nastro adesivo da pacchi?

Ma non dobbiamo pensare che allora ci basterà scendere a Time Square, aprire la nostra bancarella, esporre la nostra mercanzia, diciamo scarpe a prezzi di lusso per rappresentare il prodotto tipo, perché tutti ci prendano d’assalto facendo a botte per comperare ciò che proponiamo.

Questa è presuntuosa insipienza.

Senza un adeguata promozione, avere un prodotto di qualità non basta più.

Non basta più esporre nei nostri siti web o nelle pagine Facebook la nostra merce confondendo il concetto di news con quello di “guarda che cosa ho di nuovo e di bello nel mio negozio”.
Quale valore diamo perché ci venga riconosciuta affidabilità e fiducia? Come facciamo a creare desiderio verso la nostra offerta?
Di che cosa dobbiamo parlare? A chi? Sappiamo a chi rivolgerci? Con quali mezzi? Con quali linguaggi?
E soprattutto come facciamo a farlo senza un salto di mentalità che forse da soli non siamo pronti a fare?


Domani continuiamo sul tema.

Nessun commento:

Posta un commento