Domanda (nel post di
ieri): che cosa c’entra la difficoltà alla vendita e l’effetto concorrenza2
con la vendita all’estero?
Risposta: c’entra in
due modi che convergono.
Il primo: che cosa
facciamo per renderci appetibili dai potenziali clienti così da essere
desiderati più di…. un iPad? Anche all'estero, perché dovrebbero scegliere noi? Che cosa facciamo perché desiderino i nostri prodotti non solo più di quelli dei nostri diretti concorrenti, ma di altri desiderabili per soddisfare delle aspettative di felicità?
Il secondo: abbiamo
chiaro il concetto che avere un prodotto di qualità oggi non basta più essendo
ormai questa una sola condizione necessaria per essere sul mercato, ma non più
sufficiente?
La
convergenza: abbiamo un prodotto, il Made in Italy, che è garanzia di
creatività e di qualità. E trova spazio ovunque. Ricordate l’intervista
a FMPack dove ci viene spiegato come la firma madeinItaly fa vendere di più
anche i dispenser di nastro adesivo da pacchi?
Ma non
dobbiamo pensare che allora ci basterà scendere a Time Square, aprire la nostra
bancarella, esporre la nostra mercanzia, diciamo scarpe a prezzi di lusso per
rappresentare il prodotto tipo, perché tutti ci prendano d’assalto facendo a botte
per comperare ciò che proponiamo.
Questa è
presuntuosa insipienza.
Senza un
adeguata promozione, avere un prodotto di qualità non basta più.
Non basta
più esporre nei nostri siti web o nelle pagine Facebook la nostra merce
confondendo il concetto di news con quello di “guarda che cosa ho di nuovo e di
bello nel mio negozio”.
Quale valore
diamo perché ci venga riconosciuta affidabilità e fiducia? Come facciamo a creare
desiderio verso la nostra offerta?
Di che cosa dobbiamo parlare? A chi? Sappiamo a chi rivolgerci? Con quali mezzi? Con quali linguaggi?
Di che cosa dobbiamo parlare? A chi? Sappiamo a chi rivolgerci? Con quali mezzi? Con quali linguaggi?
E
soprattutto come facciamo a farlo senza un salto di mentalità che forse da soli
non siamo pronti a fare?
Domani continuiamo sul tema.
Domani continuiamo sul tema.
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