Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


lunedì 26 settembre 2011

I primi 3 problemi in dettaglio

Prossimo post Giovedì 29 settembre






In questo post andremo ad analizzare  primi tre punti e nel prossimo post invece ci occuperemo dei restanti quattro.
1.     Linguaggio e cultura: sì, siamo diversi, e qualche volta così tanto che non è proprio possibile dimenticarsene. Quali sono le implicazioni, che derivano dalle differenze tra culture, che sono presenti in un progetto di esportazione? Bisogna considerare il modo in cui le persone
I.      considerano di ricevere valore dal fornitore
II.    si fidano di un fornitore, di un brand, di un partner
III.  si mettono alla ricerca di prodotti o soluzioni che devono trovare
IV.   sono soliti acquistare
V.     si aspettano di ottenere servizi e assistenza
VI.   leggono/consultano una brochure, un testo, o un sito web
VII.  cercano informazioni, ispirazioni, suggerimenti
E riguardo la lingua, non fidatevi di voi stessi, ritenendo di essere traduttori eccellenti: anche se sappiamo abbastanza bene un’altra lingua, non possiamo “soffiare nel testo lo spirito che vorremmo” perché questo è un regalo che ci viene dato solo quando scriviamo nella nostra lingua madre. Ritengo ad esempio che la versione inglese di questo post possa essere considerata leggibile dai lettori di lingua madre inglese, ma niente di più di questo. Non può essere certo considerato un capolavoro della letteratura inglese…
2.     Tempo: quanto tempo potete investire in questo progetto? E quando parlo di tempo intendo due differenti significati:
I.      Quanto tempo potete investire voi personalmente nella gestione e nel controllo del progetto, senza nuocere ai vostri impegni attuali
E
II.    Quanto tempo potete aspettare prima di misurare e valutare i risultati del progetto. Sapete che si suole dire: “Roma non fu costruita in un giorno solo”. Beh,nemmeno in un trimestre e nemmeno in un anno. Siete pronti ad aspettare da 18 a 36 mesi prima di pronunciare un verdetto sul vostro progetto?
Fatemi chiarire quest’ultimo punto. Esportare può essere la migliore decisione che abbiate mai preso, ma non potete considerare questa avventura come una soluzione a breve termine per migliorare la vostra “ultima riga”, ossia il profitto. Consolidare la vostra posizione all’estero richiede tempo. Avete questo tempo? Avrete la pazienza di aspettare?
3.     Soldi e flusso di denaro: sono le inevitabili conseguenze di ciò che abbiamo appena detto. Questo è un investimento. Per investire avete bisogno di mettere soldi, solitamente con una certa percentuale di rischio, e poi avere questi soldi indietro dopo un (breve/lungo) periodo di tempo, con interessi. Avete considerato quanti soldi volete investire? Siete disposti e pronti a metterli sul tavolo? Quanto questo metterà a rischio il vostro business?
Quali sono i costi da considerare? Elenchiamoli qui e li discuteremo poi quando avremo definito i 7 passi della strategia
I.      Marketing, pubblicità e promozioni
II.    Spese di viaggio
III.  Logistica
IV.   Spese legali e di costituzioni
V.     Campionatura
VI.   Web marketing
VII. Partner locali
Come abbiamo detto prima gli altri 4 punti verranno analizzati nel prossimo post.

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