Perché il mercato americano è un mercato
interessante per gli stilisti e artigiani italiani?
Per
gli stilisti italiani il mercato americano è interessante per diversi motivi. Il primo è che il made in Italy qui in
USA, come in tutto il mondo, è sinonimo di Fashion, quindi ultima moda, alta
qualità e alto stato sociale. Il secondo,
è che gli Stati Uniti essendo un Paese molto grande, è caratterizzato da un'ampia
diversità di mercati, non solo per motivi climatici, ma anche per gusto della
gente e diversità di etnie con la conseguenza di domande differenti. Questo dà
l'opportunità di entrata nel mercato a tipi di imprese completamente distinti.
Marchi indirizzati a target diversi, ma non solo, la stessa impresa può diversificare
creando linee di prodotti con caratteristiche diverse, ma che danno la
possibilità di effettuare economie di scala.
Terzo: la situazione economica in USA sta
migliorando e addirittura, ci sono realtà come il Texas, soprattutto la città
di Houston (città ricca in quanto l' economia è basata sul petrolio e il
colossale Centro Medico), dove sembra non essersi avvertita più di tanto. Da
questo, la domanda è molto più alta rispetto ad altri mercati.
Che cosa richiede il mercato usa per prendere
in esame nuovi brand e fornitori italiani?
La
prima cosa è l' impatto iniziale dell' impresa che significa ed identifica la
serietà ed il "saper lavorare", quindi affidabilità.
Qui
mi riferisco non al mercato finale, ma ai commercianti. Quindi tutto ciò che fa
l' immagine di un brand, il sito web, i cataloghi, la presentazione fisica….Dopodiché l' originalità, quindi l'
apportare un nuovo stile, un prodotto che possa differenziarsi dagli altri.
Ancora, l'alta qualità, gli americani, in generale, soprattutto negli stati più
conservativi, amano più la comodità dell' estetica questo significa che i prodotti
che soddisfano queste due caratteristiche contemporaneamente, sono quelli che
più probabilmente avranno successo.
Basta la qualità del made in Italy per fare
breccia nel mercato Usa?
Come
sostenevo prima, la qualità è molto importante, ma NON è la sola caratteristica
per poter fare breccia nel mercato USA. C' è bisogno di un minimo di marketing,
di diversificazione e di SERIETA'.
Quali sono le città statunitensi più
interessanti per lo stile italiano?
Sicuramente
Miami, Los Angeles (e in California in generale) e New York sono le città più
aperte ai nuovi trend della moda e dove l' immagine e l' estetica personale ha
un peso maggiore rispetto ad altre città. Le città di montagna in Colorado come
Aspen e Beaver Creek che sono mete di turismo invernale di alto livello, sono
altrettanto interessanti. Ancora, come dicevo precedentemente, il Texas è uno
Stato da prendere in considerazione, soprattutto la città di Houston. A tal
riguardo, ci sarebbe una precisazione da fare, questo Stato è molto
conservatore e tradizionalista, ma allo stesso tempo è economicamente molto
forte per i motivi che ho citato innanzi, quindi l'alta classe sociale, il
famoso high end, è più aperta verso lo stile europeo e soprattutto italiano in
quanto segno di stile e benessere economico. Infine, la città di Houston è
cambiata molto in questi ultimi anni ed è ancora in un gran processo di
cambiamento anche grazie ad un grande aumento nella popolazione di diversità
culturali. Questo ha fatto si che il forte tradizionalismo cominciasse ad
indebolirsi per fare posto a nuove mode e tendenze. Proprio perché questa città
si trova ancora in questa fase, sembrerebbe essere decisamente interessante
prenderla in esame come primo mercato da esplorare.
Vendita on-line o attraverso negozi
specializzati: che cosa funziona meglio?
Ilcommerce on line, specie per la moda, è in forte crescita in questi ultimi anni, ma c'è da dire che
non sembra funzionare allo stesso modo per quanto riguarda il settore dell'
alta moda. Per sua stessa caratteristica, il consumatore ha bisogno di toccare
con mano i tessuti, provare gli abiti, o qualsiasi cosa sia, direttamente su se
stesso, soprattutto se richiede una spesa monetaria maggiore. Quindi direi che
i negozi specializzati in questo settore funzionano meglio.
Con la tua esperienza quali sono gli errori
più frequenti e dannosi che vedete compiere ad aziende italiane?
L'errore
più frequente è quello di non voler innovarsi ed adattarsi ai tempi che cambiano.
Mi spiego meglio: tanti anni fa quando l'Italia era in espansione e l' economia
si vedeva crescere giorno per giorno, le aziende avvertivano meno il bisogno di
fare marketing, di trovare strategie sempre migliori, oggi purtroppo i tempi
sono cambiati e soprattutto in questo periodo di crisi è indispensabile restare
al passo con i tempi e non "stagnarsi", non restare fermi, ripetendo a se stessi “ho sempre fatto così ed è sempre andata bene”.
Oggi c'è bisogno di "fare diversamente", non si compete più a livello
nazionale, ma mondiale, e se l' artigianato italiano è ancora il migliore del
mondo, bisogna mantenere quella stessa qualità e quello stesso gusto, cambiando
però la mentalità e l' approccio al mercato. Bisogna essere più aperti a nuove
tecnologie e strategie di mercato.
Bisogna
confrontarsi con la mentalità di altri Paesi e aprirsi a capire come il nostro
lavoro viene percepito in termini di serietà, affidabilità, ecc…
Potete dare 3 consigli alle imprese italiane
che intendono esportare negli Usa?
Prima di tutto stabilire bene quali sono gli Stati
target, considerando che ogni Stato negli USA è a se stante, ognuno con richieste
completamente diverse che dipendono da tanti fattori, primo di tutto il clima.
A seconda del prodotto, è importante capire la domanda dei diversi Stati e la
concorrenza. Questo è il primo step e consiglio.
Secondo, come sostenevo precedentemente, guadagnare
l' affidabilità in termini di serietà, professionalità, puntualità, chiarezza.
Gli italiani sono famosi per la loro qualità ed estetica, non tanto per i
fattori appena elencati (a parte le grandi aziende). Gli americani invece danno
un grande peso a tali caratteristiche, e devo dire giustamente.
Infine, crearsi un'immagine che parta dal sito
internet. Questo è il nuovo biglietto da visita, soprattutto a queste distanze,
la prima cosa che un compratore (che sia privato o il direttore acquisti di un
negozio o retail) fa, è andare a vedere il sito dell'azienda. Se questo è
banale o poco efficace, moderno, capace di creare subito un impatto positivo, l’occasione
sfuma immediatamente.
Questi
sono tre piccolissimi consigli, ma che sono importanti per poter cominciare,
come si suol dire: chi ben comincia è a metà dell' opera.
Quali sono le possibili sinergie tra online e
off line, tra marketing e vendite, tra Italia e Usa secondo voi?
L'impresa
ha a disposizione molti strumenti per poter raggiungere l'obiettivo prefissato
ed è importante prenderli in considerazione tutti, in quanto tutti hanno
diverse caratteristiche per arrivare al cliente. Per quanto riguarda il fattore
online, ho appena descritto l'importanza del sito internet, ma ancora, abbiamo
la possibilità di inviare emails, interagire con i clienti e i potenziali
clienti con i social media, i blog, Pinterest e tutte le altre opzioni che la
rete mette a disposizione (ndr come suggerisce in questa intervista Paola Peretti). Tutto questo però dovrebbe essere affiancato a
dimostrazioni fisiche come per esempio fiere campionarie, stands in posti strategici,
regalare campioni da indossare a persone ben precise che possano attirare l'
attenzione del mercato…insomma molti modi da studiare in base al prodotto con
l’aiuto di specialisti del (web)marketing.
E'
altrettanto importante la coordinazione tra marketing e vendite. Purtroppo
molte imprese italiane, soprattutto in tempi di crisi tagliano le spese di marketing,
questo è sbagliato in quanto ciò che ci fa vendere prima di tutto è l'immagine della
nostra azienda che abbiamo creato e che sappiamo trasmettere. Il reparto
Marketing deve collaborare con il reparto Vendite per poter effettuare il proprio
lavoro efficientemente. Infatti, coloro che vendono conoscono meglio le
esigenze del pubblico e i pro e i contro del prodotto, questo perché in
continuo contatto con i clienti. Al contrario, i venditori devono conoscere
bene i mezzi strategici che l' azienda vuole utilizzare per poter trasmettere
un messaggio e quale messaggio. In tal modo, il venditore sarà meglio orientato
nel conseguimento di nuovi clienti e farà meno fatica a dover vendere tale
prodotto una volta che l'immagine e l'affidabilità che gli è stata creata
dietro è forte.
brava !!!!!
RispondiEliminaValidi e razionali consigli. Grazie per il contributo
RispondiEliminainfatti condivido
RispondiEliminawww.advertgroup.it