Mi fanno notare una interviste rilasciata alla rivista GDONews
da importanti buyer delle catene austriche Spar e Billa in occasione delle
prossima fiera di Vienna Food
Italy. Riporto in modo esteso un estratto dell’intervista
Spar: Le
imprese italiane devono capire che il punto fondamentale è il servizio, nel
dettaglio la logistica, ma anche la capacità di fare packaging, e di saper
risolvere richieste particolari.
Billa: Negoziare con
voi italiani non è sempre facile: i limiti più frequenti sono rappresentati
dalla lingua ma anche dalla mentalità: spesso manca l’empatia di capire le
esigenze del mercato Austriaco e di non dare per scontato che ciò che esige il
consumatore italiano è uguale a quello austriaco.
I due pareri concordano al 100% con ciò che mi ha riferito
il direttore della Camera di Commercio
di Chicago Fulvio Calcinardi durante una sua recente visita a Milano: il
retail americano è prontissimo ad accogliere aziende italiane, ma vuole che
collaborino alla promozione, che siano pronte a ripensare al packaging, al
formato, che aiutino il cliente americano a capire la cultura del prodotto.
Se vogliamo avere successo all’estero dobbiamo iniziare a
ragionare con la testa dei clienti e con la loro cultura, non pensare che
siccome il nostro prodotto è buono va venduto così ovunque senza curarci ci ciò
che ci sta intorno.
Il prodotto è il prerequisito, quello che conta è tutto
quello che gli sta accanto: dalla logistica al marketing.