Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
In questo blog lavoreremo insieme per trovare la strada migliore e avere successo con facilità.

Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


mercoledì 18 dicembre 2013

Exhibitalia: quello che serve per esportare negli USA




Terza parte del dialogo con Patrizia Figoli a proposito di Exhibitalia e di come sia possibile esportare il made in Italy negli Usa partendo dal Texas. La prima parte dell’intervista è disponibile qui. La seconda la trovate qui. In questi due primi articoli Patrizia ci ha spiegato come Exhibitalia contribuisca alla creazione di un forte brand e di quali siano i consigli da seguire per far fruttare la strategia di export.
Proseguiamo con le domande. In coda all’articolo una ampia web-grafia su Houston e le opportunità per le PMI italiane.

(Ricordiamo altri post su questo tema, che possono interessare. Abbiamo ad esempio sentito il punto di vista di Sabrina Nicolò, che si propone come sponda per facilitare lo sbarco in Texas, e quello di Tiziana Ciacciofera Triolo, responsabile dell’Istituto di Cultura Italiana a Houston. Entrambi gli articoli compaiono nella top ten dei post di questo blog)

Conviene aprire una società in America? Un virtual desk? Come si fa? Quanto costa?

Sì, se si è interessati a relazioni di lungo periodo. In particolare in Texas si può beneficiare di numerosi fondi d’investimento per aziende e start-up nella ricerca, sviluppo e commercializzazione, non è un caso che si tratti del secondo Stato americano per investimenti stranieri
La burocrazia qui è snella e favorevole alle imprese e presenta il vantaggio di un mercato del lavoro flessibile e dinamico. Il virtual desk inizialmente è una possibilità e i costi oscillano dal 300 dollari al migliaio a seconda dei tipi di servizi richiesti (se solo redirect di telefonate, un centralino e una casella di posta o si desidera aggiungere altre opzioni).
La costituzione della società è facile se si tratta di creare un'entità locale, si fa tutto online con un costo inferiore ai 500 dollari.  Si complicano le cose se vanno stabilite relazioni e stilati documenti legali considerato che il costo all'ora di un avvocato è piuttosto significativo e va a incidere marcatamente sul totale.
IACC Texas è disponibile ad accompagnare le aziende nel percorso di insediamento locale, si per quanto riguarda aspetti finanzari, legali e fiscali, sia dal punto di vista logistico.

Perché il Texas e non New York ?
Innazitutto perchè il Texas NON è New York. Ricordo che Stati Uniti significa unione di Stati e quello che si fa fatica a realizzare è che arrivare in uno stato americano non rende immediato l'accesso agli altri. Ci sono regole, tasse, politiche che cambiano da uno all'altro. Sarebbe come pensare per un business che arriva in Europa che dal momento che ha una presenza in Danimarca allora può facilmente espanderla anche al Portogallo. Atterrare a New York con i propri prodotti e la propria marca è estremamente costoso e difficile, si tratta di un mercato che per il Made in Italy è maturo e saturo (lo stesso vale per Chicago e Miami destinazioni da lungo tempo care agli italiani) e il fatto di essere a New York non implica necessariamente avere modo di arrivare in Texas.
Il Texas è lo stato più popolato dopo la California, il più esteso dopo l'Alaska, come PIL è al secondo posto dopo la California (1.457 miliardi di dollari il Texas, 1.901 la Caifornia), ma è al primo posto come crescita e sviluppo economico e demografico, non a caso viene descritto come la locomotiva degli States.
Ora va menzionato che la prima industria che si è sviluppata in Texas dopo la guerra civile era l'allevamento di bestiame (mucche in particolare) e questo spiega l'inevitabile (e trita) associazione del texano con il cowboy.
Troppo spesso, però,  si dimentica che nei primi del 1900, grazie alle scoperte dei giacimenti petroliferi, ebbe inzio un boom economico che, sebbene fra alterne fortune, continua tutt'oggi. I forti investimenti nelle università hanno fatto sì che sì che l'economia si diversificasse su numerosi fronti e al settore petrolifero si sono aggiunti l'high-tech, l'aerospaziale e le bio-scienze (la nanotecnologia ha qui diversi punti di eccellenza non solo in campo medico, ma anche dei nuovi materiali) per citarne solo alcuni. Un nutrito numero delle società più grandi al mondo (Fortune 500) sono qui. Dal 2002 il Texas è al primo posto fra gli Stati dell'Unione per l'esportazione. Californiani e Newyorchesi vengono qui a lavorare spinti dagli ottimi salari e dal basso costo della vita. una volta arrivati e insediati, però, lamentano la scarsa offerta sul fronte di tutto ciò che è gusto e lifestyle a cui sono ormai usi. Houston, assieme al Texas, grazie alla diversificazione in corso, aspira ora a qualificarsi come la città del gusto e dello stile e ExhibItalia vuole accelerare questo processo facendo atterrare al George Brown Convention Center il Made in Italy più recente e trendsetting.

Chi c'è dietro Exhbitalia?
Italy-America Chamber of Commerce of Texas e il suo partner tecnologico ShinSoftware.
IACC Texas promuove scambi commerciali fra Italia e Texas da più di venti anni con sede principale a Houston, e succursali a Austin, capitale del Texas (nel 2012 vi si è inaugurata la pista di Formula 1), Dallas e Milano in Italia e fa  parte della rete di Assocamerestero (76 Camere in 50 paesi  e più di 24.000 aziende socie).
Shin Software è una giovane società IT italiana che ricopre il ruolo di principale partner tecnologico dell'evento. Oltre al sito web, Shin Software ha sviluppato la piattaforma informatica su cui si basa ExhibItalia 3D: la versione virtuale dell'exhibit che sarà accessibile via app all'evento e via web a tutti gli espositori post-evento per promuovere il loro marchio per un periodo di un anno (costo incluso nell'iscrizione)
Su richiesta, Shin Software, può virtualizzare, anche in 3D, i cataloghi delle aziende espositrici che potrebbero cosi presentare ai visitatori (mediante totem, da noleggiare, posizionati nel loro stand) tutta quei prodotti, che per ragioni pratiche o logistiche potrebbe non essere possibile avere in esposizione nello stand. La visualizzazione 3D dei prodotti aggiunge senza dubbio un'esperienza molto più attraente e realistica per i visitatori al tradizionaleprodotto promozionale cartaceo come brochure e fotografie. Inoltre i cataloghi virtualizzati (anche in 3D) sono concepiti per essere facilmente integrabili sui siti web proprietari delle aziende.

Patrizia Figoli, coordinatrice dell'evento ExhibItalia, si divide fra il Texas e l'Italia, ma ha un passato spalmato su tre continenti e svariati paesi, avendo vissuto in Nigeria, Inghilterra, Norvegia, Francia Messico e Stati Uniti. Avendo toccato con mano le diverse realtà sociali ed economiche di tutti questi paesi si è resa sempre più conto del valore che tutt’oggi la proposizione Made in Italy rappresenta per il mondo ed è attivissima a condividerla ovunque si trovi.
ExhibItalia rappresenta l'opportunità di continuare a farlo, stavolta in Texas... e poi vorrebbe potersi comprare i collant a Houston senza dover a tutti costi dover prendere l'aereo per rifornirsi!


Qualche elemento….webgrafico

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HOUSTON IN THE PRESS
Articoli su stampa italiana ed estera che possono essere di interesse per approfondire l'argomento











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