Un blog per vendere all'estero

Vendere all'estero è una grande opportunità per le aziende italiane, tutte, specie quelle artigianali, piccole e medie.
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Tra vent’anni sarai più deluso delle cose che non hai fatto che di quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia i porti sicuri. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna

Mark Twain.


martedì 17 gennaio 2012

Intervista con Mattia Annese: la pagina aziendale di Facebook

Prossimo post e seconda puntata dell'intervista giovedì 19 gennaio









Mattia Annese è un esperto di web marketing, molto attivo su Twitter dove si presenta con una curiosa icona che ci riporta agli anni sessanta, quelli di Mad Man e Pan Am.

Ha sviluppato una grande esperienza nella creazione e gestione di pagine aziendali su Facebook per cui volendo affrontare questo tema all'interno del percorso di sviluppo della strategia per l'export, mi è sembrato utile cedergli la parola e chiedergli di aiutarci a comprendere di più questo mondo.
Pubblichiamo le sue risposte in due post sequenziali, oggi e giovedì. 
Per conoscerlo meglio, suggerisco di visita il suo interessante blog Zerod10.





A che cosa serve una pagina aziendale su FB?
A comunicare!
Ritengo che la comunicazione rappresenti il cuore del commercio: dal piccolo negozio di periferia, alla grande azienda, tutti i commercianti hanno bisogno di trasmettere la passione per il proprio lavoro al pubblico, e Facebook attraverso le sue “Pagine” permette di fare proprio questo.

Ogni attività commerciale ha (o meglio, dovrebbe avere) un budget indirizzato al marketing e con Facebook questo budget può essere utilizzato al meglio.


Ad esempio: se un’attività decide di pubblicizzarsi attraverso dei volantini, dovrà preventivare di dover investire denaro per la realizzazione grafica, per la stampa, la distribuzione ed infine lo smaltimento. Questi volantini saranno distribuiti ad un campione
di persone a caso, quindi non necessariamente potenziali clienti e l’attività difficilmente riuscirà ad avere un controllo sulla riuscita della campagna in termini di feedback su nuovi potenziali acquirenti.


Investendo lo stesso budget su Facebook, quella stessa attività commerciale riesce a fare una campagna marketing molto mirata riuscendo a selezionare a priori il target del cliente “tipo” potendo valutare e ricercare specifici parametri: ambito territoriale, età, sesso, stato civile, interessi, marchi preferiti ed innumerevoli altri aspetti. Basta solo riuscire ad individuare il giusto “bacino” e comunicare nel modo più appropriato: io mi occupo proprio
di questo.

Che cosa dovrebbe contenere?
A livello di struttura la pagina deve rappresentare l’immagine del professionista più dettagliatamente possibile, tra le altre cose dovrebbe contenere: immagine profilo, informazioni dettagliate (indirizzo, orari, ecc), landing page e molto altro a seconda
dell’impostazione comunicativa e dalle necessità del professionista.


Per quanto riguarda i contenuti, è essenziale che la pagina contenga notizie interessanti per i potenziali clienti, sempre aggiornate, non necessariamente incentrate esclusivamente sulla propria attività commerciale ma in ogni caso notizie utili per il proprio bacino d’utenza
Un contenuto interessante premia sempre.


Il lavoro svolto dietro le quinte, nell’organizzazione e nella gestione della pagina, aumenta
in modo proporzionale al crescere dei “likers” (cioè coloro che clickano “Mi Piace” e cominciano a ricevere gli aggiornamenti della pagina nella loro bacheca), quindi è molto importante non sottovalutare l’impegno da dedicare alla Pagina, sopratutto in termini di tempo.
Riassumendo: informazioni, contenuti e aggiungerei coerenza e passione.


Quali sono gli errori più comuni da evitare?


Primo tra tutti, creare la pagina ed invitare i propri amici: non sono interessati al contenuto, accettano per cortesia!


In secondo luogo, pensare che per rendere decorosa la pagina ci sia bisogno di mostrare un alto numero di “likers”. Pochi ma buoni, o meglio, pochi ma interessati e attivi.

Molte Pagine nascono morte, nel senso che una volta lanciate in rete poi non vengono seguite, rimangono contenitori vuoti senza aggiornamenti e contenuti, questo è sicuramente uno degli errori più frequenti.


Purtroppo un errore molto diffuso è l’atteggiamento superficiale di pensare che tutto è gratis, tutto è facile, e che si possano ottenere ottimi risultati impegnandosi poco e impiegando male il tempo e le risorse dedicati!
Esistono regole da seguire per raggiungere buoni risultati, su Facebook come in ogni altro luogo reale o virtuale.


Pianificare prima di agire (dalla struttura della pagina ai contenuti), stanziare un budget, prefissarsi piccoli obiettivi a medio termine, e fare un passo per volta: questi sono i punti chiave per non fallire su Facebook.

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