Il
monitor di fine 2012 dei distretti parla chiaro: lo spinta ed esportare è
quello che tiene a galla le aziende italiane.
Nel
2012, secondo lo studio condotto da Banca Intesa le esportazioni di tutti i
distretti industriali hanno toccato quota 80,3 miliardi di euro con un
incremento del 2,1% rispetto all’anno precedente. I driver della crescita sono
stati Usa e Giappone, seguiti a ruota da Cina e Russia. Moda e agroalimentare
hanno chiuso il 2012 in forte accelerazione, laddove l’eccellenza italiana si è
fatta riconoscere come tale.
Per
la meccanica è stato il Brasile il paese più interessante con un aumento di
oltre il 100% nelle esportazioni rispetto al 2011 (81,5 contro i precedenti 39
milioni di euro).
Se
si conta che per il mercato interno è prevista una ulteriore contrazione appare
evidente come le maggiori opportunità di crescita per le imprese italiane
verranno dai mercati non europei sui quali è necessario investire sforzi e
ingegno. Secondo il minitor di banca Intesa SanPaolo la sfida dell’export può
esser vinta solo da quelle imprese più attive in termini di innovazione e
marketing.
Loribadisce in un articolo recente anche Dario Di Vico che illustra come per gli
imprenditori italiani le Fiere costituiscano un ottimo punto di partenza.
Richiedono maggiori servizi per il pre e il post fiera: quelli ad esempio che
offre la nuova fiera SmaRterializzata di Lodi di cui abbiamo parlato in questo articolo. E
che gli imprenditori possono trovare in consulenti che possano aiutarli a
gestire al meglio sia la fiera, preparandosi adeguatamente, sia ciò che viene
dopo. Ne parleremo a breve per dare dei consigli
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