Parte due, qui trovate la prima parte che identifica la strategia principale.
Ci occupiamo oggi di come far convergere il piano d’azione
per le vendite verso quello che abbiamo chiamato evento chiave e che, come dicevamo la volta scorsa, può trattarsi
- una
fiera
- una
sfilata
- una
presentazione: alla stampa, al pubblico, a un pool di clienti invitati per
l’occasione
- un
convegno
di qualche cosa che possiamo definire come momento iniziale
della nostra presenza nel paese estero.
Scopo del percorso marketing: assicurarsi che
all’evento chiave siamo presenti quei potenziali clienti importanti per avere
successo nell’azione di export, che si tratti di clienti finali, di distributori,
di rivenditori.
Azioni: invitare qualcuno non è sufficiente:
quanti sono gli inviti che riceviamo quotidianamente e che finiamo per non
prendere neppure in esame? Il piano d’azione deve comprendere azioni mirate che
partano dall’analisi di questi punti chiave:
- perché
un cliente dovrebbe partecipare? Qual è il suo vantaggio?
- Che
cosa lo invoglierà ad essere presente all’evento?
- Come
faccio a contattarlo per invitarlo?
- Quale
argomento lo convincerà ad essere presente?
E prima ancora dovrò aver risposto a queste domande
- chi
sono i miei clienti?
- Chi
deve essere assolutamente presente a questo evento?
- Chi
oltre ad essere un cliente sarà un opinion leader capace di trascinare con il
passaparola altri clienti a comperare da noi?
Il mio suggerimento è di capire quale sarà il vantaggio per
questi clienti che deriverà dall’acquistare da me: ad esempio se sto proponendo
un prodotto retail, che quindi ha bisogno di un canale distributivo, in quale
modo sosterrò il sell out in quel paese per fare la differenza?
Che strategia vincenti avete sperimentato?
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